Giambattista Tiepolo,Adorazione dei Magi, incisione all'acquaforte, XVIII secolo
Un omaggio terreno...
Annibale Carracci, Adorazione dei pastori, incisione, XVII secolo
... e una tenera Natività
Bartolomeo Biscanio, incisione all'acquaforte, XVII secolo
"L' Adorazione dei Magi" di Giambattista Tiepolo
La preziosa scena, incisa da
Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 - Madrid 1770) per rendere omaggio alla nascita di Gesù, presenta un linguaggio ricco e raffinato.
Qui, i personaggi, ed in particolare i
Magi, sembrano testé usciti da un ricco palazzo veneziano del settecento.
Le
nobili vesti che indossano, i ricchi broccati che ne compongono gli abiti,
l’eleganza dei movimenti degli stessi personaggi, sembrano portare la scena non
in un’agreste paesaggio come quello presentato nella composizione, bensì in una sontuosa
corte regale, ove si rende giustamente omaggio alla venuta del nuovo Re.
Qui, dunque, Giambattista Tiepolo rende omaggio al nuovo nato, con una ricca eleganza di gesti, atteggiamenti e costumi.
Anche la particolare scelta del punto di vista proposto da Giambattista Tiepolo sottolinea l'innovazione compositiva dell'artista veneziano che , più di altri, ha saputo creare, in questa scena qualcosa di unico e particolarmente raffinato.
Un giusto, originale omaggio alla nascita del Bambin Gesù da parte di uno dtra i più raffinati e sensibili artisti della Venezia del settecento.
"L' Adorazione dei pastori"
di AnnibaleCarracci
Questa incisione di
Annibale Carracci (Bologna 1560 - Roma 1609) ci porta, ancora una volta, alla tematica dell'Adorazione
di pastori che rendono omaggio al Bambin Gesù.
Una secna, questa, nella quale l'autore ho voluto fornire all'albero posto in
primo piano, al centro della scena, il ruolo di spartiacque tra la parte
religiosa, con la sacra Famiglia ed angeli sulla destra, e quella più
"terrena" con i pastori che si inginocchiano in atto di adoraizone,
sulla sinistra.
Un'immagine nella quale, anche i questo caso, la sorpresa sembra essere
uno delgi alementi principe. La si legge tanto nelle espressioni dei volti dei
pastori, quanto nella contemplazione dei due angeli sullo sfondo.
A questa si aggiungono, nella resa espressiva dei personaggi, la tenerezza, la
dolcezza e la serenità del lieto momento che Annibale Carracci ha voluto e
saputo inserire in questa tenera rappresentazione.
La Natività" di Bartolomeo Biscanio
In quest'altra incisione,
Bartolomeo Biscaino (Genova 1629-1657) ha voluto interpretare l'evento della
Natività basandosi, in modo particolare, sul sentimento della tenerezza.
La Sacra Famiglia è qui riunita in un momento di grande intimità: non sono
presenti pastori, o altri personaggi, ma solamente il Bambin Gesù verso il
quale si prostrano i due genitori, Maria e Giuseppe.
L'unica figura "esterna" è un angelo, che compare, a mo d' di putto,
tra le nubi in alto sulla sinistra.
La gestualità delle mani di Maria, il suo tenero sguardo rivolto al Bimbo
appena nato e il San Giuseppe, sulla destra, che sembra doversi sporgere
leggermente per poter ammirare pienamente la figura del Bambino Gesù, rendono
la scena ancora più tenera e delicata.