Giambattista Tiepolo, Pulcinella, due maghi ed un efebo,1744, incisione all'acquaforte
Ambrigio Brambilla (attivo 1575-1595), Carnevale.
Ambrigio Brambilla (attivo 1575-1595), Quaresima
Carnevale
di Giacomo Leonardis
Questa acquaforte, eseguita da Giacono Leonardis nel 1765, riproduce fedelmente il dipinto di Giandomenico Tiepolo intitolato Il minuetto che si può trovare nella pagina del 'Quadro del mese'.
La scena viene riprodotta nei più minimi particolari, con una buona tecnica e una buona qualità rappresentativa.
Il fatto che un dipinto potesse essere riprodotto in incisione, ne testimonia il seccesso e la notorietà, e allo stesso tempo sicurezza di vendite, e dunque di reddito, per colui che lo andava ad incidere.
Pulcinella, due maghi ed un efebo
di Giambattista Tiepolo
Questa incisione viene eseguita da Giambattista Tiepolo nel 1744.
Tra i personaggi qui raffigurati desta particolare stupore quello della maschera di Péulcinella, che sembra quasi ricevere udienza dai due maghi seduti di fronte a lui.
L'insione si inserisce nel contesto delle raffigurazioni dei cosiddetti 'capricci', ovvero scene nelle quali compaiono sì elementi reali, ma anche, e soprattutto, di fantasia.
In questo paesaggio agreste trovano spazio, dunque, quattro figure completamente diverse tra loro che, grazie però alla presenza di Pulcinella, sembrano inserire questa produzione tiepolesca all'interno della tematica carnevalesca.
Carnevale
di Giovanni Ambrogio Brambilla
Questa incisione, in pendant con quella della "Quaresima", incisa dallo stesso autore, ci mostra il ritratto a mezzo busto di una figura femminile.
Particolare la scelta di 'abbellire' tale personaggio con tutto quanto era concesso mangiare in periodo carnevalesco, soprattutto la carne in tutte le sue forme e versioni disponibili.
Non ci sorprende, tale scleta, soprattutto se si considera l'artista conterraneo da cui sembra poter trarre ispirazione tale composizione, ovvero Giuseppe Arcimboldo (Milano, 1526-1593) che usava costruire proprio in questo modo i suoi ritratti composti, per l'appunto, da elementi di genere quali frutta o verdure.
Di seguito, potete vedere il pendant di quest'opera quale controparte di questo soggetto: la Quaresima.
Quaresima
di Giovanni Ambrogio Brambilla
Questa incisione rappresenta la continuazione, nonchè la controparte, di quella precedente.
Completamente opposto risulta dunque il soggetto, e con esso la raffigurazione degli elementi compositivi.
Si passa, infatti, dalla carne, che ancora si poteva mangiare nel corso del periodo carnevalizio, al pesce che diviene, con alcuni elementi vegetali 'di contorno', simbolo rappresentativo di quanto era concesso mangiare nel periodo quaresimale.