... e con i vecchi interni. Cosa c'era prima dell'intervento di Michelangelo ?
Grazie a questa incisione si può ammirare la situazione
interna della sala prima dei due interventi michelangioleschi: quello della
volta e quello relativo alla parete di fondo con il Giudizio Universale.
La volta
La volta, infatti, era stata decorata con un soffitto stellato da Pier Matteo d'Amelia che aveva completato i lavori tra il 1481 ed 1482. Fu Papa Giulio II Della Rovere (pontefice tra il 1503 e il 1513) a decidere per una nuova decorazione della volta. La decisione fu presa per alcuni problemi di natura statica che videro l'intervento di Bramante quale architetto di Palazzo. Fu così che l'8 maggio 1508 Michelangelo sottoscrisse il suo contratto che portò alla conclusione dei lavori nell'ottobre del 1512.
La parete di fondo
Nel 1536, durante il pontificato di Paolo III, iniziarono i lavori per la realizzazione del Giudizio Universale concluso nell'autunno del 1541. Gli affreschi che si trovavano sulla parete furono dunque 'ricoperti' dall'opera di Michelangelo, mentre il resto delle pareti rimasero così com'erano, con i finti tendaggi nella parte bassa, le storie di Mosè e di Cristo nella parte centrale e i ritratti dei pontefici nella parte alta.
Da questa immagine, inoltre, si nota come l'attenzione a valorizzare la sala non sia rivolta solo alle pareti e alla volta, ma anche allo splendido pavimento in marmo con ricche tarsie policrome.
La funzione documentaria delle incisioni risulta quindi in questo caso particolarmente interessante fornendoci una immagine particolarmente preziosa dello stato di fatto pre-michelangiolesco.
La circolazione di stampe di questo tipo, inoltre, permettevano di conoscere questo ambiente - o altre opere d'arte in generale (ambienti, dipinti, disegni) - a tutti coloro che non potevano avere accesso alla sala.
La volta
La volta, infatti, era stata decorata con un soffitto stellato da Pier Matteo d'Amelia che aveva completato i lavori tra il 1481 ed 1482. Fu Papa Giulio II Della Rovere (pontefice tra il 1503 e il 1513) a decidere per una nuova decorazione della volta. La decisione fu presa per alcuni problemi di natura statica che videro l'intervento di Bramante quale architetto di Palazzo. Fu così che l'8 maggio 1508 Michelangelo sottoscrisse il suo contratto che portò alla conclusione dei lavori nell'ottobre del 1512.
La parete di fondo
Nel 1536, durante il pontificato di Paolo III, iniziarono i lavori per la realizzazione del Giudizio Universale concluso nell'autunno del 1541. Gli affreschi che si trovavano sulla parete furono dunque 'ricoperti' dall'opera di Michelangelo, mentre il resto delle pareti rimasero così com'erano, con i finti tendaggi nella parte bassa, le storie di Mosè e di Cristo nella parte centrale e i ritratti dei pontefici nella parte alta.
Da questa immagine, inoltre, si nota come l'attenzione a valorizzare la sala non sia rivolta solo alle pareti e alla volta, ma anche allo splendido pavimento in marmo con ricche tarsie policrome.
La funzione documentaria delle incisioni risulta quindi in questo caso particolarmente interessante fornendoci una immagine particolarmente preziosa dello stato di fatto pre-michelangiolesco.
La circolazione di stampe di questo tipo, inoltre, permettevano di conoscere questo ambiente - o altre opere d'arte in generale (ambienti, dipinti, disegni) - a tutti coloro che non potevano avere accesso alla sala.