Giambattista Piazzetta...
Autoritratto
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Questa piccola incisione, che misura 6,1 x 5 cm, è acclusa al volume “Studj di Pittura già dissegnati da Giambattista Piazzetta ed ora con l'intaglio di Marco Pitteri” edito dall’editore Giambattista Albrizzi nel 1760 quale omaggio all’amico deceduto nel 1754. Si tratta di una delle due uniche incisioni eseguite da Piazzetta nel corso della sua lunga attività artistica che lo vide dedicarsi principalmente al disegno e alla pittura. Eseguita nel 1738, come indicato dall’iscrizione presente in basso a sinistra, viene qui riutilizzata da Albrizzi per il volume sopra citato. Questo minuto autoritratto Piazzetta si ispira a moduli rembrantiani che ritroviamo sia nella disposizione della figura, sia nella trattazione dell’acquaforte. L’incisione, eseguita all’acquaforte, fa parte del volume Compendio delle vite de’ pittori veneziani istorici più rinomati del presente secolo con suoi ritratti tratti dal naturale delineati ed incisi da Alessandro Longhi veneziano. Una sorta di omaggio a Venezia e ai suoi artisti, come scrive lo stesso autore che esprime la sua “gratitudine a’ famosi pittori viventi che oltre d’averli dipinti sopra la tela, li ho voluti alla maniera pittoresca, intagliar anco in rame, acciocché via maggiormente si riconosca quanto ricca, e feconda di ottimi ingegni sia stata sempre questa Inclita Dominante”. L’opera si compone di venticinque ritratti, ciascuno accompagnato da una cornice semplice e lineare con motivi vegetali e naturalistici che ne arricchisce l’immagine. Ogni effige è seguita, poi, dalla vita dell’artista e dalla citazione delle sue opere principali. SI giunge, dunque, ad una sorta di deformazione caricaturale dei personaggi, che piuttosto che esprimere la loro parvenza estetica, ci testimonia le tensioni e le inquietudini interiori. |