Il quadro del mese... "Il minuetto", di Giandomenico Tiepolo, 1754
Giandomenico Tiepolo
Giandomenico Tiepolo (Zianigo 1727-Venezia 1804), figlio di Giambattista Tiepolo (Venezia 1696-Madrid 1770) e nipote di Francesco Guardi (Venezia 1712-1793) fu un ottimo artista e la sua carriera si incentra, principalmente, nella collaborazione con il padre. Con lui decora, tra le altre opere, il soffitto dello scalone della Residenza del principe-vescovo di Würburg in Germania tra il 1750 ed il 1753. Nel 1757 decora la Foresteria di Villa Valmarana ai Nani di Vicenza, mentre il padre decora gli ambienti del piano nobile della villa, mentre tra il 1760 e il 1761 decora, con il padre, il salone da ballo di Villa Pisani a Strà (Ve) prima di partire alla volta di Madrid assieme a Giambattista e al fratello Lorenzo chiamati a lavorare alla corte del Re Carlo III di Spagna. Tornato in patria nel 1770, in seguito alla morte del padre, nel 1791 affrescherà la sua residenza: la villa di Zianigo. Gli affreschi, strappati nel 1906, si conservano oggi presso il Museo del Settecento veneziano di Ca’ Rezzonico a Venezia. Dal quadro... ... all'incisione
Carnevale, Giacomo Leonardis, da Giandomenico
Tiepolo, incisione all'acquaforte.
Per gli approfondimenti in merito a tale incisione si rimanda alla pagina della grafica relativa a questo mese. |
Il dipinto del 'Carnovale'
Giandomenico Tiepolo, dopo essere tornato da Würburg, si dedica alla pittura di scene di genere veneziane, e questo dipinto rientra tra tali opere, nelle quali l’artista ci fornisce dei particolari spaccati della vita veneziana del suo tempo. Il tema centrale di questo dipinto è il ‘minuetto’, ovvero la danza interpretata dalla fanciulla vestita di giallo al centro della scena. Ad accompagnarla, oltre al giovane vestito di rosso con un cappello piumato, l’immancabile musica dell’orchestrina, sulla destra della scena. Sono più di cinquanta i personaggi qui raffigurati, e tra loro, complice il particolare momento in cui viene ripresa la scena, ovvero il carnevale veneziano, molti sono coloro che indossano una maschera. Tra loro, sullo sfondo, anche alcuni ‘Pulcionella’. Ad assistere, da una balconata, altri personaggi, di varie estrazioni sociali, al cui fianco campeggia una statua di flora. Il dipinto celebra, dunque, attraverso questo ballo, uno dei momenti di maggiore allegria, gioia e divertimento dell’anno veneziano, ovvero quello felice e spensierato del carnevale. |