L'opera del Mese
La Palestra Grande di Pompei
La Palestra grande fu costruita in sostituzione della Palestra Sannitica (del II sec. a.C), ma le sue dimensioni e la sua funzionalità furono ridotte dal terremoto del 62 d. C.. Si tratta di un edificio a pianta rettangolare che misura centoquaranta metri per centotrenta. Il perimetro è per tre quarti porticato con colonne ioniche, mentre al centro del piazzale è presente una piscina con fondo inclinata che permetteva di avere una profondità dell'acqua che andava dai sessanta centimetri ai due metri.
La funzione di questo edificio era quela di fornire un ambiente dedicato agli esercizi ginnici delle associazioni giovanili che facevano capo all'imperatore. In occasione della riapertura della Palestra Grande, viene proposta per la prima volta la possibilità di ammirare assieme i capolavori ritrovati in località Moregine, a circa 600 metri a sud delle mura di Pompei, presso la foce del fiume Sarno. Tale ritrovamento fu fatto nel 1959 quando, durante gli scavi della realizzazione dell’autostrada Napoli-Salerno fu portato alla luce un edificio porticato con cinque triclini affrescati.
Il complesso, ma soprattutto i capolavori pittorici di Moregine in esso ora esposti, ci forniscono l'idea dello splendore dell'arte del tempo con l'uso di colori accesi per lo sfondo, le architetture e le prospettive utilizzate, la freschezza e il naturalismo dei personaggi ci fanno ben capire a quale livello fosse arrivata l'arte nel periodo considerato.
Alcuni affreschi di Moregine
Affresco 1 - Triclinio (sala da pranzo) A - parete nord

Affresco 13 - Triclinio (sala da pranzo) C - parete nord